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08/01/2013
Novità

Chiesa di Orsanmichele - FIRENZE
STATUARIA - San Jacopo

Il Tabernacolo dei Vaiai e dei Pellicciai venne realizzato nei primi anni del Quattrocento da Niccolò di Pietro Lamberto detto il Pela (1370-1425) con la collaborazione del figlio Pietro. Almeno così la critica ha decretato dopo un intenso dibattito che ha fatto pendere l’attribuzione incerta prima in favore di Nanni di Banco (1380-1421) e poi di Bernardo Ciuffagni (1381-1458). Le relazioni stilistiche individuate però con le opere di Lorenzo Ghiberti () hanno portato a cercare nella sua cerchia di affini e ad individuare nel Lamberti la mano della tabernacolo dell’Orsanmichele. Apprezzato scultore il Pela vanta collaborazioni a grandiosi progetti. A Firenze esegue per l’Orsanmichele il San Luca e il San Jacopo, mentre per l’Opera si Santa Maria del Fiore il San Marco Evangelista per quella ipotizzata e costruenda facciata che mai vide la luce se non alla fine dell’Ottocento grazie al disegno e progetto dell’architetto fiorentino Emilio de’ Fabbris (1807-1883). A Venezia inoltre lavora e realizza il progetto della balaustra esterna per la basilica apostolica patriarcale di San Marco. Tornando all’opera dell’Orsanmichele nella nicchia si trova la statua di San Jacopo (1410-1422) mentre la predella presenta la scena della Decapitazione del santo. La scena più interessante dal punto di vista scenico è quest’ultima che porta con la lettura delle sue linee principali alla base del piedistallo ove si erge slanciato e ieratico il santo in una postura e realizzazione ancora con stilemi legati al gotico. Durante gli ultimi restauri si sono rinvenute tracce di dorature per la capigliatura e di tintura scura probabile residuo di un tentativo di brunitura del marmo per far sì che la statua in marmo apuano si uniformasse alle altre dell’Orsanmichele in bronzo.